Tra il '30 e il '32 Stefano Pittalunga,
che e' alla guida della SASP (Societa' Autonoma Stefano Pittalunga)
e produce da solo quasi tutti i film italiani , decide di scritturare
Toto', che ha visto forse in uno spettacolo, per fargli interpretare
un film "Il Ladro Disgraziato".
Toto' viene convocato negli studi della "Cines" per
il provino ma poi il progetto del film sfuma.Pittalunga decide
comunque di utilizzare il provino di Toto' e lo inserisce nel
Cinegiornale Cines n.4: si tratta della piu' antica apparizione
cinematografica di Toto' anche se si tratta di pochi secondi.
Nel '34 altro progetto cinematografico per Toto': si tratta
di realizzare il film "Daro'
un Milione" , il soggetto e' di Giaci Mondaini
e Cesare Zavattini,la regia di Mario Camerini.Toto' dovrebbe
interpretare la parte di Blim,un mendicante che all'inizio della
storia tenta il suicidio ma viene salvato dal miliardario Gold,interpretato
da Vittorio De Sica.Ma nonostante le insistenze di Zavattini,che
ha una profonda ammirazione per Toto', la parte di Blim viene
assegnata all'attore Luigi Almirante:pare che Toto' per l'inizio
delle riprese del film non sia disponibile,perche' starebbe
per iniziare una nuova tournee teatrale.Il film sara' poi premiato
quale miglior film comico italiano alla Mostra di Venezia del
'35.
L'anno successivo
la Tirrena film acquista un soggetto cinematografico tratto
dalla terza e dalla quinta novella del Decamerone del Boccaccio:anche
in questo caso si fa il nome di Toto' quale probabile protagonista,ma
il progetto svanisce.Il film si sarebbe dovuto chiamare "Calandrino".
Nel '39 altro
provino per un film di Mario Camerini dal titolo "Batticuore"
ma la parte viene di nuovo assegnata a Luigi Almirante.
Tra il '40 e il
'42 Cesare Zavattini scrive un soggetto per un film ,il titolo
"Toto' il Buono"
con Toto' nel ruolo di protagonista.
Il film doveva essere la storia di un Toto',nato sotto un grosso
cavolo,e che era l'uomo piu' buono del mondo.Ad un certo punto
della sua vita trova lavoro come marmista e si innamora di una
statua di marmo;vive in una baraccopoli fuori citta' ma insieme
ai suoi amici sta per essere cacciato da un uomo malvagio che
ha scoperto la presenza di petrolio nel sottosuolo.Toto' organizza
la resistenza e due angeli gli concedono di compiere miracoli
per un intero giorno:cosi' mette in fuga i cattivi e da la vita
alla statua di marmo.Creduto morto rispunta durante i suoi funerali
e con i suoi amici viene inseguito dai cattivi,ma allo scadere
delle 24 ore prese delle scope,i buoni volano verso un regno
piu' umano.
Ma anche stavolta il progetto snanisce.Il soggetto di Zavattini,con
vari tagli e modifiche,diventera' film nel '50 con la regia
di Vittorio De Sica :il titolo "Miracolo
a Milano".
Nel '42 si parlo'
di una partecipazione di Toto' al film "Arcobaleno"
ma dopo varie vicissitudini il film non fu mai realizzato.
Nel '48 si torna a parlare di un soggetto di Zavattini "Buongiorno
Elefante" per la regia di Luigi Comencini,
la parte di Totò dovrebbe essere più che altro
una semplice apparizione ma il progetto svanisce per essere
poi realizzato tre anni dopo da Gianni Franciolini.
"Cornuto e Bastonato
" del '49 per la sceneggiatura
di Dino Risi e Fabio Carpi e ispirato alla novella "Va
bene" di Luigi Pirandello e' la storia di un uomo che ricoverato
in manicomio racconta le avversità della vita che lo
hanno condotto in quello stato.
E' la volta poi di "Adamo
ed Eva" diretto da Mattoli che Totò
dovrebbe interpretare insieme a Silvana Mangano, ma l'attrice
sposatasi con De Laurentiis aspetta un bambino Totò si
defila e il film verra' poi realizzato con Macario e Isa Barzizza.Nello
stesso anno gli propongono 3 parodie "I
Tre Moschettieri" "Duello
nel Sale" e "Via
col mento!" , una pellicola diretta da
Steno e Monicelli "Il Prode
Anselmo" con partner femminile Isa Barzizza
, "Don Chisciotte"
di Aldo Vergano e "Marcantonio
e Cleopatra" prodotto Giovanni Amati, Totò
invece a dispetto di tanti progetti preferisce fare il doppiatore
dando la voce al cammello nel film arrivato poi in Italia col
titolo de "La Vergine di
Tripoli" .
Nel '50 Salvo
D'Angelo della Universalia cerca di mettere insieme Stan Laurel,
Oliver Hardy, Totò e Fernandel in una produzione italo-francese
per la regia di Lèo Joannon, il titolo del film "Atollo
K", ma Fernandel abbandona il progetto
dopo poco tempo e viene sostituito da Max Elloy, mentre Totò
firma con la Golden Film per la realizzazione di 4 film e viene
sostituito da Luigi Tosi e Adriano Rimoldi.
Tra pellicole probabili o comunque in progetto quell'anno ricordiamo
"Totò e i Dischi Volanti"
, "Mille Miglia"
, "Questi Fantasmi"
diretto e interpretato da Eduardo De Filippo che olte a Totò
prevedevano come interpreti Titina De Filippo e Tamara Lees,
e infine un'idea che Carlo Ludovico Bragaglia propose alla Golden
Film "Le Avventure di Pulcinella"
con Isa Barzizza partner di Totò.
Sulla scia del successo di "Guardie e ladri" si pensa
di accoppiare nuovamente Totò e Fabrizi, ecco allora
"Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno"
che prevedeva anche Rascel, e "Cani
e Gatti" per la regia di Steno.Il primo
fu realizzato però da Mario Amendola l'anno successivo,
mentre il secondo diventò una commedia con Titina De
Filippo. Nel settembre del '51 la rivista cinematografica "L'araldo
dello spettacolo" annuncia che la sceneggiatura del film
"La Paura Numero Uno"
e' in fase di lavorazione. Il film dovrebbe essere diretto da
Eduardo De Filippo e avere come interpreti Totò e probabilmente
anche Peppino De Filippo, ma il governo democristiano dell'epoca
esercita tutta la sua pressione censoria affinchè questo
come altri progetti di Eduardo non diventino mai film. Peppino
Amato ha in progetto un "Gaetana
e il Cavallo Bianco" con Totò e
Giulietta Masina ma l'attrice rifiuta. Nel '52 varie riviste
annunciano il prossimo film di Luigi Zampa "Anni
Facili" ,con protagonista Totò,
ideale seguito di "Anni difficili" dello stesso Zampa.
Ma la censura opera numerosi tagli al copione originale facendo
slittare di alcuni mesi l'inizio delle riprese, Totò
si impegna con altre produzioni e il suo posto viene preso da
Nino Taranto. Nel '54 è la volta di "Totò
e Figlio" da interpretare in coppia con
Alberto Sordi, ma l'attore romano si defila. Due anni dopo si
parla ancora di un "Don Chisciotte"
, poi c'è un "Pinocchio"
e infine "Don Pietro Caruso"
quest'ultimo tratto da una commedia di Roberto Bracco.
A questa lunga
lista non potevano certo mancare i film con Peppino De Filippo,
siamo nel '57 un Totò praticamente cieco rinunzia a progetti
come "Totò e Peppino
Mariti Imbroglioni" di Camillo Mastrocinque
e "Totò e Peppino
in via Veneto" di Steno, il cui soggetto
verrà ripreso nel '60 da Sergio Corbucci per "Totò,Peppino
e la dolce vita". Nel '58 Mario Monicelli progetta un "Tutti
a Casa" con Gassman e Totò, il film
sarà poi diretto da Comencini nel '60 preferendo Alberto
Sordi ed Eduardo De Filippo. Ancora motivi di salute lo costringono
a rinunciare a "Ferdinando
I re di Napoli" con Peppino De Filippo.
Nel 1960 non va in porto un "Io
e il Federale" da interpretare con Vittorio
De Sica (girato poi da Luciano Salce col titolo de "Il
federale" con Tognazzi) mentre rinuncia a filmetti tipo
"Totò e i suoi Cognati"
e "Totò in Orbita".
Nel '61 Vittorio De Sica gli propose una parte ne "Il
Guidizio Universale" ma l'attore rinuncia
a causa delle scomode condizioni di lavorazione del film. Nel
'62 sfuma la partecipazione in un film di Luigi Zampa "Anni
Ruggenti", mentre il produttore Goffredo
Lombardo gli preferisce Salvo Randone nel film di Elio Petri
"I Giorni Contati".
Nel '64 Steno e Continenza lo vorrebbero interprete insieme
a Boris Karloff nel film "Il
Mostro di Roma" ma Totò rinuncia
Karloff risulta essere troppo anziano per quel ruolo e gli autori
scelgono Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, il titolo cambierà
in "Un mostro e mezzo". Nel '64 Pasolini scrive un
soggetto cinematografico pensato per Totò, il protagonista
è un potente capitalista milanese il cui nome è....il
principe de Curtis, il titolo del film che non verra' mai realizzato
è "La (Ri)cotta" una sorta di seguito de "
La Ricotta" episodio del film " Rogopag
" che tra l'altro fruttò al regista un processo
per vilipendio alla religione. L'anno seguente si parla di una
sua partecipazione ad un film di Lattuada "La
Cattura" tratto da una novella di Pirandello.
Pasolini ha in mente di realizzare un "Pinocchio"
ma un Totò ormai anziano non potrebbe che interpretare
Geppetto. Quindi è lo stesso Totò insieme a Carlo
Croccolo a scrivere la sceneggiatura di "Fidanzamento
all'Italiana" ma non si trovano i soldi
per realizzarlo. Anche Fellini si ricorda di lui e lo vorrebbe
ne "Il Viaggio di G. Mastorna"
ma anche questo tentativo non va in porto. Francesco Rosi lo
vedrebbe in "C'era una volta..."
nel ruolo di un alchimista sbadato, Mauro Bolognini lo vorrebbe
in "Arabella"
, Aldo Palazzeschi autore del romanzo "I
Fratelli Cuccioli" lo vedrebbe tra gli
interpreti nella trasposizione cinematografica. Ci sono anche
proposte televisive come quella di Ugo Gregoretti per "Il
Circolo Pickwick", di Daniele D'Anza in
due film tratti da opere di Salvatore Di Giacomo, di Emmer per
uno sceneggiato Rai dal titolo "Geminius".
L'ultimo film non realizzato è "Il
Padre di Famiglia" di Nanni Loy, il 13
aprile si gira la prima scena con Totò e Nino Manfredi
che è l'interprete principale, ma ormai non c'è
più tempo nella notte tra il 14 e il 15 dopo una serie
di attacchi cardiaci Totò muore. Lo sostituisce Ugo Tognazzi. |