Guardie e Ladri

1951

Regia : Steno, Mario Monicelli
Soggetto : Piero Tellini
Sceneggiatura : Brancati,Fabrizi,Flaiano,Maccari,Monicelli,Steno
Fotografia : Mario Bava
Scenografia : Flavio Mogherini
Musica : Alessandro Cicognini
Montaggio : Franco Fraticelli
Aiuto regia : Mario Mariani
Direttore produzione : Bruno Todini
Produzione : Ponti-De Laurentis-Golden Film, Roma
Durata: 100 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Ferdinando Esposito )
Pina Piovani( Donata, sua moglie )
Carlo Delle Piane( Libero, suo figlio )
Rossana Podestà( Liliana, sua figlia )
Aldo Fabrizi( il brigadiere Lorenzo Bottoni )
Ave Ninchi( Giovanna, sua moglie )
Ernesto Almirante( Carlo, il padre di Ferdinando )
Williams Tubbs( mr. Locuzzo )
Gino Leurini( Alfredo, il cognato di Ferdinando )
Mario castellani( il tassista )
Aldo Giuffrè( Amilcare, il professore )
Armando Guarnieri( il barbiere )
Pietro Carloni( il commissario )
Paolo Modugno( Paolo Bottoni )
Giulio Calì( il mendicante )
Ciro Berardi( l'oste )
Gino Scotti( il vice commissario )

Altri interpreti :
Rocco D'Assunta, Ettore Jannetti, Aldo Alimonti,
Riccardo Antolini, Aliad cappellini

Soggetto

Il ladruncolo Ferdinando riconosciuto dall'italo americano Locuzzo per avergli rifilato una patacca viene inseguito dal sergente Bottoni ma riesce a scappare.Il sergente ,in borghese,tende una trappola di danni di Ferdinando facendo entrare in intimità le due famiglie.In occasione di un pranzo conviviale Ferdinando cade nel tranello ma Bottoni non se la sente più di arrestarlo.Il ladruncolo consapevole che con quel gesto il sergente perderebbe il propio posto di lavoro si fa portare a forza in questura.

Critica e curiosità

Il film inizialmente doveva essere girato da Luigi Zampa che infatti ne diede annuncio nel '49 , il regista voleva assegnare la parte della guardia a Peppino De Filippo e quella di sua moglie ad Anna Magnani , ma dovette rinunciare al film perche' in precedenza alcuni sue pellicole suscitarono proteste e numerosi tagli dalla censura e temendo che anche questo suo nuovo progetto subisse la stessa sorte rinunciò al film . In realta' i timori di Zampa erano fondati , infatti sebbene le riprese dei registi Steno e Monicelli iniziarono il 3 febbraio 1951 il film a causa dei guai della censura usci' nela sale quasi alla fine dell'anno . La commissione censura infatti mal tollerava che un agente di pubblica sicurezza familiarizzasse con un delinquente , e che un ladro si facesse mettere in prigione per aiutare una guardia . Alla fine la commissione ottenuti alcuni tagli e modifiche diede il via libera. Una curiosita' : nella scena dell'inseguimento all'Acqua Cetosa dove Fabrizi insegue Totò , capita che vi si trovini di passaggio due carabinieri che al grido di Fabrizi " Al ladro! Fermatelo ! " estraggono le pistole e sparano in aria alcuni colpi nel tentativo di intimidire il fuorilegge . Totò tremante di paura si ferma di colpo aspettando l'arrivo dei militi che resosi conto della finzione scenica accampano scuse e giustificazioni , alla fine se ne vanno con l'autografo dei due attori . Il successo del film fu immediato e strepitoso : Totò per la sua interpretazione ottiene il Nastro d'Argento e a Cannes il film viene premiato come migliore sceneggiatura . " Guardie e ladri " viene presentato in Uruguay , poi in Francia e in Belgio , in Egitto , in Gran Bretagna e Turchia e persino a Pechino . Anche la critica , quella che da sempre avversava Totò , dovette arrendersi : e per la prima volta un film di Totò ottenne solo critiche positive .

Chiudi Finestra