I Due Colonnelli

1962

Regia : Steno (Stefano Vanzina)
Soggetto : Bruno Corbucci,Giovanni Grimaldi
Sceneggiatura : Bruno Corbucci,Giovanni Grimaldi
Fotografia : Clemente Santoni
Scenografia : Giorgio Giovannini
Musica : Gianni Ferrio
Montaggio : Giuliana Antenni
Aiuto regia : Mariano Laurenti
Direttore produzione : Egidio Quarantotto
Produzione : Gianni Buffardi per Titanus,Roma
Durata: 104 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( il colonnello Di Maggio )
Walter Pidgeon( il colonnello Timothy Henderson )
Nino Taranto( il sergente Quaglia )
Scilla Gabel( Iride )
Toni Ucci( Mazzetta )
Adriana Facchetti( Penelope )
Roland von Bartrop( il maggiore Kruger )
John Francis Lane( il tenente inglese)
Giorgio Bixio( il soldato Giobatta )
Nino Terzo( il soldato La Padula )
Adriano Buzzanca( il partigiano greco )

Altri interpreti :
Gerard Herter, Giorgio Maestri, Eleonora Gery,
Mimmo Poli, Franco Lantieri, Jack West,
Nino Nini,Andrea Scotti

Soggetto

Nell'albergo di un paesino tra la Grecia e l'Albania nel 1943 si alternano secondo le vicende della guerra i quartier generali del colonello italiano Di Maggio e del colonnello inglese Henderson,tra i due nasce anche una amicizia tanto che si salvano la vita a turno.Ma quando i tedeschi ordinano a Di Maggio di radere al suolo il paese ,questi si rifiuta e viene condotto davanti al plotone di esecuzione.Henderson con le sue truppe lo salva e dopo l'8 settembre insieme combattono il nemico comune.

Critica e curiosità

Walter Pidgeon reduce dai festeggiamenti hollywoodiani per l'uscita del suo ultimo film che ne chiudeva la carriera cinematografia fu convinto a girare quest'ultimo film in Italia con Totò , che aveva sempre desiderato girare un film con l'attore americano . Per la scena in cui Totò rivolgendosi all'ufficiale nazista gli urla : " E ci si pulisca il culo ! " , Steno racconta che dovette faticare non poco per convincere Totò a dire quella battuta , il Principe sia nella vita che nella scena non arrivava mai ad esprimersi con parolacce .
Scriveva Valentino Di Carlo : " Totò è sempre Totò : un modo di dire piuttosto convenzionale ma esatto . I produttori si ricordano di lui soltanto per tenere in piedi ignobili intrugli con intenzioni comiche : ma è raro che , nonostante queste , Totò non si permette in ogni filmetto almeno una scena degna delle sue doti di grande attore . [..] Non è certamente uno dei mogliori film di Totò , ma i duetti tra il comico napoletano e il suo antagonista [..] son alquanto gustosi [..] " .
Su Il Messaggero di Roma a firma "vice" : " [..] Su questa trama fluida e vaga come un canovaccio di commedia dell'arte , Totò ricama con esuberante genialità e con grande efficacia espressiva , una delle sue più riuscite interpretazioni , riuscendo a conferire al tempo stesso al personaggio note umane che gli danno dimensioni più vaste e autentico calore vitale [..] ".

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