Il Monaco di Monza

1963

Regia : Sergio Corbucci
Soggetto : Bruno Corbucci,Giovanni Grimaldi
Sceneggiatura : Bruno Corbucci,Giovanni Grimaldi
Fotografia : Enzo Barboni
Scenografia : Ottavo Scotti
Musica : Armando Trovajoli
Montaggio : Otello Colangeli
Aiuto regia : Reggero Deodato
Direttore produzione : Alfonso Donati
Produzione : Globe International Film,Addessi Cinematografica
Durata: 90 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Pasuquale )
Nino Taranto( Egidio )
Erminio Macario( Mamozio )
Lisa Gastoni( Fiorenza )
Mario Castellani( il nobile con due scarpe destre )
Adriano Celentano( un falso frate )
Don Backy( un altro falso frate )
Carlo Delle Piane( l'oste )
Mimmo Poli( il frate grasso )
Franco Ressel( l'ufficiale del Balzello )
Fiorenzo Fiorentini( Smilzo,un bravo )
Giacomo Furia( Cecco, un altro bravo )
Gianni Baghino( il bravo ubriaco )
Clara Bindi( una popolana )

Altri interpreti :
Moira Orfei, Dany Paris, Roberto Paoletti,
Marco Morandi, Tina Gloriani, Maria Badmaiev,
Renato Terra, Olga Solbelli,
Franco Giacobini, Marina Maggi

Soggetto

Secolo XVII.Pasquale,ciabattino che fabbrica solo scarpe destre,fugge travestito da frate dal paese natio con l'amico Mamozio e con i suoi 12 figli che fa passare per "figli della Provvidenza".Viene ospitato da don Egidio nel suo castello dove tiene segregata la bella Fiorenza per costringerla a sposarlo.La donna che e' innamorata di Manuel chiede aiuto a Pasquale che per sbaglio propina un filro amoroso a don Egidio,che reso rovente dal filtro obbliga il nostro a celebrare le nozze.Interviene un manipolo di suore che guidate dalla monaca di Monza fa arrestare don Egidio: i giovani possono così sposarsi e offrono ospitalità a vita a Pasquale e ai suoi.

Critica e curiosità

E' l'ultimo film che Totò interpreta con Nino Taranto e Macario . Si tratta di una parodia de " La monaca di Monza " . Mentre era alle prese con questo film , Totò viene prelevato da Corbucci e con ancora il vestito di frate gli mette in testa un cappello da bersagliere e gli fare girare la scena finale de " Il giorno più corto " .
Da un articolo non firmato apparso su Il Secolo XIX Nuovo : " Esistono film che dovrebbero veder limitato il visto di programmazione ai cinema di periferia , per motivi di gusto . [..] Ora , con questo Il monaco di Monza è da credere che la cinematografia nostrana abbia raggiunto la categoria più infima . [..] Qui , la qualità delle trovate comiche è talmente povera da non riuscire a strappare il minimo accenno di sorriso . Il buon Totò si sbraccia inutilmente [..] " .
Ancora un articolo non firmato su La Notte : " Ma perchè Totò riesce a fare un film più brutto di quello che ha fatto precedentemente ? Chi lo conosce sa che Totò per quanto stanco e acciaccato , non può rinunciare a recitare , per lui equivarrebbe a rinunciare a vivere . E perciò recita , qualunque sia il soggetto che gli propongono , il regista che dovrà dirigerlo , gli attori che lo affiancheranno[..] ".

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