Soggetto
Callimaco giunge a Parigi per conquistare la bella Lucrezia
creduta sterile dal marito, il notaio Nicia.Quindi con l'aiuto
di Ligurio convince il notaio a propinare alla moglie la
miracolosa erba mandragola che,a suo dire,rende le donne
fertili ma uccide chi giace con loro la prima volta.Nicia
acconsente e sarà un mendicante la vittima del primo
amplesso.Ligurio e fra Timoteo convincono Lucrezia a sottostare
all'esperimento:Callimaco si presta come presunta vittima
e,come voleva,va a letto con la donna la quale scoperta
la meschinità del marito accetta gli eventi come
volere divino.
Critica e curiosità
E' la trasposizione cinematografica della Mandragola di
Macchiavelli .Girato nelle vicinanze di Urbino nella primavera
del 1965 in una decina di settimane . La produzione ebbe
non pochi problemi con l'arcivesovo di Urbino che venuto
a conoscenza del contenuto del film proibì loro di
continuare le riprese nel convento . Totò è
fra Timoteo frate di origini napoletane e non fiorentine
come nella commedia originale. Interpreta solo alcune scene
, e quella del monologo nella cripta con le mummie , della
durata di due minuti e mezzo , non viene inserita in fase
di montaggio perche' a detta del produttore troppo vicina
al finale del film ( o forse per non avere guai con la censura
dal momento che la scena nella cripta era avvenuta senza
autorizzazione) e solo molti anni dopo una parte di quella
sequenza è stata inserita nel film grazie a Lattuada
.
Scriveva Alberico Sala : " [..] Ma l'invenzione più
gradita [..] è quella di Fra' Timoteo , complice
indispensabile dell'intrigo , interpretato da Totò
. Stranulato e scaltrissimo , pronto a tutto , ma sempre
nell'ombra almeno d'un versetto della Bibbia , Timoteo-Totò
è un personaggio di estrosa vis-comica , che impegna
le risorse più genuine di questo grande attore [..]
" .
E Ugo Casiraghi : " [..] Così , è stata
un'ottima idea quella di affidare il personaggio del frate
mal vissuto a Totò , la cui esuberanza macchiettistica
viene qui perfettamente bilanciata dal fatto che l'attore
più fantasioso deve rispettare il testo del proprio
personaggio più fedelmente degli altri [..] "
.
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