Operazione S. Gennaro

1966

Regia : Dino Risi
Soggetto : Ennio De Concini,Dino Risi
Sceneggiatura : Baracco,Manfredi,De Concini,Risi
Fotografia : Aldo Tonti
Scenografia : Luigi Scaccionoce
Musica : Armando Trovajoli
Montaggio : Francio Fraticelli
Aiuto regia : Franco Montemurro
Direttore produzione : Danilo Marciani
Produzione : Ultra Film,Roma/ Lyre,Paris/ Roxy Film,Munchen
Durata: 100 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( don Vincenzo 'o Fenomeno )
Nino Manfredi( Armandino Giradsole detto Dudù )
Mario Adorf( Sciascillo )
Senta Berger( Maggie )
Harry Guardino( Jack )
Claudine Auger( Concettina )
Vittoria Crispo( mamma Assunta )
Ugo Fangareggi( Agonia )
Jean Louis( il francese )
Dante Maggio( il capitano )
Ralph Wolter( Frank )
Giovanni Druti( il cardinale Aloisio )
Solvi Stubing( la suora )
Giovanni Ivan Scratuglia( uno della banda)
Pinuccio Ardia( o' Barone )
Enzo Cannavale( Gaetano,un secondino )
Elena Fiore( la vedova )

Soggetto

Venuti dall'America per fare un colpo,Jack Maggie e Frank si rivolgono a don Vincenzo,che sta nel carcere di Poggioreale,che li indirizza dal guappo Dudù che organizza la banda.Morto Frank di indigestione durante un pranzo di matrimonio,gli altri due rivelano a Dudù l'obiettivo del colpo:rubare il tesoro di San Gennaro.Si rivolgono quindi a don Vincenzo che li consiglia di rivolgersi direttamente al Santo:la comparsa di un improvviso raggio di sole nella cattedrale convince Dudù dell'approvazione del Santo.Nel giorno della finale del festival della canzone napoletana il colpo viene portato a termine:ma Maggie fugge col bottino.Viene raggiunta all'aereoporto da Dudù che consegna involontariamente il tesoro all'arcivescovo:ritenuto il salvatore del tesoro Dudù viene accolto in trionfo dalla folla.

Critica e curiosità

La partecipazione di Totò al film è ridotta a cinque piccole scene, cinque piccoli camei per un attore vecchio , stanco e praticamente cieco .Per gli esterni girati a Napoli rifiutò dalla produzione la diaria , compenso in denaro che si dava agli attori quando erano costretti a girare fuori sede , per lui napoletano verace che girava un film nella sua città era inconcepibile percepire quei soldi .
Da un articolo senza firma sul Corriere della Sera : " [..] C'è poco di propriamente originale nella struttura generale del racconto , che oltretutto ha i suoi momenti di fiacca [..]Gli attori sono spassosi , e più ancora le macchiette ( fra le quali giganteggia ovviamente Totò ) [..] " .
E Angelo Solmi : " [..] Domina su ogni altro don Vincenzo 'o Fenomeno che , impersonato da Totò , dà al personaggio un'impronta di autentico realismo [..] ".

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