Totò Lascia o Raddoppia

1956

Regia : Camillo Mastrocinque
Soggetto : Metz,Marchesi
Sceneggiatura : Metz,Marchesi
Fotografia : Mario Fioretti
Scenografia : Saverio D'Eugenio
Musica : Lelio Luttazzi
Montaggio : Roberto Cinquini
Aiuto regia : Alfredo Angeli
Direttore produzione : Pietro Bigerna
Produzione : Athena Cinematografica-Titanus,Roma
Durata: 90 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( il duca Gagliardo della Forcoletta )
Valeria Moriconi( Elsa )
Bruce Cabot( Nick Molise )
Dorian Gray( Héléne)
Carlo Croccolo( Camillo,il domestico del duca)
Rosanna Schiaffino( Colomba )
Gabriele Tinti( Bruno Palmieri )
Rocco D'Assunta( Joe Caccola )
Mike Bongiorno( se stesso )
Edy Campagnoli( se stessa )
Vincent Barbi( la guardia del corpo di Nick)
Luigi Pavese( Anastasio )
Elio Pandolfi( Osvaldo, un cameriere )
Gisella Montaldi( Bice )
Gianna Cobelli( la contessa )
Augusto Di Giovanni( l'informatore delle scommesse )
Amedeo Girard( il sordo alle corse )
Attilio Martella( un pensionato )

Altri interpreti :
Amina Pirani Maggi, Maura Dani, Nicoletta Orsomando,
Guido Zacchetta, Felice Minotti,
Mimmo Poli, Gianna partanna

Soggetto

Il duca Gagliardo esperto di ippica partecipa a "Lascia o raddoppia?"per consentire in caso di vittoria le nozze della sua ritrovata figlia naturale.Ma prima della puntata finale due gangster italo-americani che hanno scommesso sulla vittoria del duca lo rapiscono a turno minacciandolo di morte.All'ultimo momento il duca riesce ad andare in trasmissione e a vincere il premio che consente alla figlia di sposarsi.

Critica e curiosità

Il film trae spunto da una trasmissione televisiva in voga in quegli anni che teneva incollati al televisore milioni di persone " Lascia o raddoppia? ". Lo studio televisivo viene ricreato a Cinecittà con i protagonisti veri della trasmissione ,Mike Bongiorno nel ruolo di presentatore e Edy Campagnoli in quello di valletta . Carlo Croccolo interpreta l'eterno ruolo di cameriere-maggiordomo , da ricordare il duetto della prova della trasmissione nella camera del duca .
Scriveva Mario Gallo : " Dato il successo del noto telequiz , puntualmente è giunto il film che si prpone di sfruttare , appunto , il successo del telequiz . Pare che il regista lo abbia realizzato con l'intenzione di offrire al pubblico uno spettacolo divertente . Quel che conta però , è il risultato e il risultato , nel modo più assoluto , è deprimente " .
Ancora un "vice" da Il Tempo : " [..] Nell'insolito ruolo di un uomo elegante vediamo Totò , impegnato in un genere nuovo di comicità , più castigata , più umana, che acquista in intensità quello che perde in lepidezza .[..] "

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