Totò Peppino e la Dolce Vita

1961

Regia : Sergio Corbucci
Soggetto : Steno,Lucio Fulci
Sceneggiatura : Corbucci,Grimaldi,Guerra
Fotografia : Alvaro Mancori
Scenografia : Piero Filippone
Musica : Armando Trovajoli
Montaggio : Renato Cinquini
Aiuto regia : Nino Zanchin
Direttore produzione : Danilo Marciani
Produzione : M.Mariani,G.Buffardi per la M.B.Film
Durata: 90 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Antonio Barbacane/il nonno )
Peppino De Filippo( Peppino Barbacane,suo cugino )
Gloria Paul( Patricia,l'americana bruna)
Taina Beryll( Alice,l'americana bionda )
Francesco Mulè( Guglielmo detto Gugo )
Rosalba Neri( Magda,la sua amante )
Daniele Vargas( il marchese Pitone )
Antonio Pierfederici( il conte Oscar )
Irene Aloisi( la baronessa Renata Francesca )
Mario Castellani( il presidente della Spa )
Peppino De martino( il ministro )
Mara Berni( Elena )
Dina Perbellini( Luisa Giovanna )
Jacqueline Pierreux( Jacqueline )
Mario De Simone( Pasquale )
Franco Rossellini( Franco )
Giancarlo Zarfati( Renato )
Gianfranco Piacentini( Coriolano Rustichelli )
Amedeo Girard( Don Cesarino )
Carlo Di Maggio( Santino )
Nino Milano( uno spacciatore )
Nino Vingelli( un'altro spacciatore )
Antonio Pierbellini( un drogato )
Gianni Baghino( il ladro di auto )
Mimmo Poli( il palo )
Alex Clement( un gangster )
Jo Stajano( un omosxessuale )
Sergio Corbucci( un signore che vuole telefonare )
Gino Ravazzini( il cameriere del night )
The Flippers( il complesso musicale )

Soggetto

Peppino,segretario comunale di un paesino del sud,giunge a Roma per ottenere la deviazione dell'autostrada e rintraccia il cugino Antonio che precedutolo in questa missione si e' invece dato alle bellezze di via Veneto.I due si danno alla "dolce vita".Giunge il severo nonnetto che prima di occuparsi personalmente dell'autostrada decide anch'egli di fare una capatina a Via Veneto.

Critica e curiosità

Il film che è una evidente parodia della "Dolce vita" di Fellini , viene prodotto da Gianni Buffardi il marito di Liliana de Curtis . La prima scena a via Veneto viene girata da Mastrocinque ma alcuni giorni dopo venuto in contrasto con la produzione abbandona il set . La regia viene quindi affidata a Sergio Corbucci e la sceneggiatura scritta man mano che procede la lavorazione del film . Vari i tagli della censura , in particolare viene tagliata una scena considerata volgare in cui Totò e Peppino prendono in giro i personaggi della dolce vita con riferimanto all'Odissea : " Qui, guardati intorno, sono tutti Proci" dice Totò e Peppino risponde : "Me ne sono accorto " ribatte Totò : " Oggi essere Procio è un titolo d'onore . Io , per esempio , se fossi in te , dato che hai anche il fisico , modestamente , fatti Procio! " e ancora " Tu sei scemo! " " Fatti Procio! " " Ma vattene " . Altra scena tagliata quella in cui Totò rincorrendo un ministro , interpretato da Peppino De Martino , fin dentro una chiesa gli si inginocchia vicino chiedendogli un posto di lavoro .
Scriveva Mauro Manciotti : " Sergio Corbucci , dopo aver firmato numerosi copioni rivistaioli , è passato al cinematorafo , dirigendo questa ennesima puntata della serie Totò , Peppino e ...[..] Parodia condotta non tanto secondo un gusto di piacevole divertimento , ma spesso con mano e allusioni più equivoche , di pornografia fine a se stessa .
Da un articolo non firmato sul Corriere Lombardo : " Fosse almeno una parodia del film di Fellini ! [..] Totò e Peppino fanno del loro meglio per salvare il film dal mare di banalità ".

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