Soggetto
L'agente di P.S. Caccavallo
arresta per errore Carolina che tenta il suicidio al commissariato.Temendo
le reazioni della stampa Caccavallo accompagna la donna
al proprio paese.Qui Carolina confessa al parroco di essere
incinta,ma viene cacciata dai parenti.Ricondotta a Roma
dall'agente questi tenta di farla fuggire con un ladruncolo
da lui arrestato.Non ci riesce e alla fine decide di tenerla
con sé.
Critica e curiosità
E' uno dei film più
censurati della storia del cinema italiano , nella versione
che venne poi distribuita pare che fossero avvenuti 31 tagli
e 23 battute modificate . Girato tra l'ottobre del '53 e
il gennaio del '54 una volta montato venne presentato alla
commissione di censura , pare che proprio il ministro degli
Interni , Mario Scelba , si sentì scosso da tale
pellicola . La commissione censoria ravvisa nel film oltraggio
al pudore , alla morale , alla religione , alle forze armate
e chiede decine di tagli . Non era ammissibile che un poliziotto
decidesse di avanzare di grado solo per poter avere più
soldi alla fine del mese , o che viva in una casupola ;
non era concepibile che i comunisti fossero dei bonaccioni
e i preti troppo concilianti ; che i primi cantino bandiera
Rossa e aiutino il poliziotto a spingere la camionetta in
avaria ; non era ammissibile che un poliziotto giocasse
al lotto : queste solo alcune delle "inammissibilita
" decretate dalla commissione censoria che chiedeva
altrettanti tagli . Tra le scene tagliate ,all'inizio del
film , in occasione della retata a Villa Borghese si vedeva
un agente che apriva la portiera di un auto ma scusandosi
con l'occupante diceva : " Scusi Eccellenza "
; altra scena censurata quella in cui Caccavallo incarica
un vecchio di sorvegliare Carolina mentre lui e gli altri
spingono la camionetta , il vecchio chiede alla ragazza
se fosse comunista alla risposta positiva di lei la lascia
andare al grido " Abbasso i padroni " nella versione
censurata la frase diventa " Viva l'amore " .
Alla fine il film esce mutilato nelle sale e solo nell'aprile
del 1955 , quasi un anno dopo .Degli iniziali 2595 metri
di pellicola il film dopo i tagli si riduce a 2386 metri.
Nel 1999 grazie ad alcuni ritrovamenti in varie cineteche
il film e' stato riproposto in una nuova versione restaurata
e in parte reintegrata nelle parti mancanti. Da rilevare
che questo e' uno dei pochissimi film in cui Totò
recita senza spalla .
Scriveva Franco Berruti . " [..] Non conosciamo l'edizione
integrale e non ci arrischiamo a indovinare le battute censurate
e i metri caduti sotto le forbici .[..]Totò e Carolina
è una somma di reminiscenze [..] ; che Totò
non rinuncia ad essere Totò , e che le forze di polizia
non sibiscono il minimo sgraffio al loro prestigio [..]
".
E Angelo Solmi : " [..] Totò e Carolina è
una farsa piuttosto pesante e grossolana , con lazzi di
dubbio gusto e luoghi comuni molte volte sentiti e ripetuti
[..] ". |