Yvonne la Nuit

1949

Regia : Giuseppe Amato
Soggetto : Fabrizio Sarazani
Sceneggiatura : Fabrizio Sarazani, Oreste Biancoli, Giuseppe Amato
Fotografia : Mario Craveri
Scenografia : Gastone Medin
Musica : Pasquale Frastaci
Costumi : Mario Vigolo, Lemi e De Luca
Montaggio : Maria Rosada
Aiuto regia : Amleto Pannocchia
Direttore produzione : Teofilo N. Mariani
Produzione : Rizzoli-Amato, Roma
Durata: 97 minuti

Interpreti e personaggi:
Totò ( Nino, il fantasista )
Olga Villi( Nerina Comi, in arte Yvonne la Nuit)
Frank Latimore( il tenete Carlo Rutelli )
Giulio Stival( il conte Rutelli, suo padre )
Eduardo De Filippo( l'avvocato Rubini )
Gino Cervi( il colonnello Baretti )
Arnoldo Foà( il senatore )
John Strange( il maggiore Tremiti )
Ave Ninchi( sora Rudegarda)
Paola Veneroni( Rosetta)
Mario Riva( il ragazzo delle sigarette )
Angela Zanon( Menica, la cameriera )
Leopoldo Valentini( il maggiordomo )
Aristide Garbini( sor Filippo )
Agnese Dubbini( la spettatrice che ride )

Altri interpreti :
Giovanni Lovatelli, Gaio Visconti, Arturo Dominici,
Franco Tallarico, Desiderio Nobile, Cesare Fasulo

Soggetto

Il tenente Carlo ama Yvonne,che si esibisce al Trianon insieme al fantasista Nino,la donna e' incinta e il padre di Carlo lo diffida dallo sposarla.Allo scoppio della prima guerra mondiale Carlo parte,e anche Nino che prima di partire confessa il suo amore a Yvonne.Carlo muore e suo padre sottrae il figlio a Yvonne facendolo credere morto.Tornato Nino si unisce ad Yvonne,ormai ridotta in miseria, e insieme cantano nelle trattorie di Trastevere.In punto di morte il conte fa sapere ad Yvonne che il figlio e' vivo e sta in Inghilterra,ma la donna rinuncia a conoscerlo per nascondergli la sua decadenza .

Critica e curiosità

Film un po' anomalo che si discosta dalla produzione cinematografica di Totò , da ricordare tra l'altro il numero del Bel Ciccillo in cui Totò riprende una macchietta portata al successo anni prima da Gustavo De Marco.Non ottiene un buon successo di pubblico ma la critica si schiera a favore del Principe gradendo lo sforzo di rinnovamento dell'attore.

da Il Messaggero del 4 dicembre 1949

" [..] Il film è diretto con piacevole garbo [..] e ricrea con delizioso sapore l'atmosfera e il clima di quegli anni ormai così lontani. Olga Villi è una protagonista piena di grazia, assecondata brillantemente da Totò più che mai divertente [..] "

dal Corriere della sera del 30 novembre 1949
" [..] Totò [..] non compone soltanto un tipo comico; sa essere, pur sempre alla sua maniera, sentimentale e alla fine cerca, nella figura e nell'azione, di raggiungere note di rassegnata e umile bontà ".

da Il Lavoro Nuovo dell' 11 dicembre 1949
" [..] Vicenda patetica, idilliaca, raccontata con stile elementare ed immediato. Yvonne è Olga Villi: elegantissima nel primo tempo, stracciona e sdentata nel secondo. Nel complesso però fresca e gentile. [..] Nino è Totò: amaramente grottesco ".

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