Monna Eva

Testo: Paolo Reni
Compagnia: Compagnia Maresca diretta da Achille Maresca
Prima : Milano, Teatro Lirico , 1 febbraio 1929

"Questa rivista è immaginata con garbo e svolta con festosa invenzione.[...] L'avventura di Adamo ed Eva che, nel loro cantuccio di Paradiso terrestre da rivista moderna, s'addormentano e sognano l'una di scappare per il mondo per istigazione del serpentello e l'altro di inseguire la prima donna fuggiasca e di assumere via via la figura degli amatori più famosi delle varie epoche, da Don Giovanni al Re Sole, offre l'occasione di colorate e coreografiche visioni celesti e terrene in cui danzano damine e pianeti, dei e gitane, fiori e stelle.[...] La Compagnia Maresca è stata vivace e pronta. [... ] Totò è stato assai comico, ma non sempre di buon gusto. [...]" .
[Anonimo], Corriere della Sera, Milano, 2 febbraio 1929.
" Paolo Reni riproduce in Monna Eva presso a poco il paradiso terrestre e c'è fra satanelli e serpentelli nostra signora Eva accanto all'ortolano Adamo, che coltiva nel frutteto i pomi. Poi Eva, come in un sogno, fa una corsa attraverso il mondo e diventa la donna più notevole di tutte le epoche: va a scuola di civetteria da Don Giovanni, diviene dama incipriata del'700 e la favorita del Re Sole, poi la sposa del Re Kaude, fra grandi sacerdoti e druidesse indiane, s'incontra con Giacomo Casanova a Venezia e raffigura la lussuria fra i floridi vigneti di Bacco per risvegliarsi all'ultimo quadro e tornare alla pace e alla serenità della sua capanna"

Chiudi Finestra