"Questa
rivista è immaginata con garbo e svolta con festosa
invenzione.[...] L'avventura di Adamo ed Eva che, nel loro
cantuccio di Paradiso terrestre da rivista moderna, s'addormentano
e sognano l'una di scappare per il mondo per istigazione
del serpentello e l'altro di inseguire la prima donna fuggiasca
e di assumere via via la figura degli amatori più
famosi delle varie epoche, da Don Giovanni al Re Sole, offre
l'occasione di colorate e coreografiche visioni celesti
e terrene in cui danzano damine e pianeti, dei e gitane,
fiori e stelle.[...] La Compagnia Maresca è stata
vivace e pronta. [... ] Totò è stato assai
comico, ma non sempre di buon gusto. [...]" .
[Anonimo], Corriere della Sera, Milano, 2 febbraio 1929.
" Paolo Reni riproduce in Monna Eva presso a poco il
paradiso terrestre e c'è fra satanelli e serpentelli
nostra signora Eva accanto all'ortolano Adamo, che coltiva
nel frutteto i pomi. Poi Eva, come in un sogno, fa una corsa
attraverso il mondo e diventa la donna più notevole
di tutte le epoche: va a scuola di civetteria da Don Giovanni,
diviene dama incipriata del'700 e la favorita del Re Sole,
poi la sposa del Re Kaude, fra grandi sacerdoti e druidesse
indiane, s'incontra con Giacomo Casanova a Venezia e raffigura
la lussuria fra i floridi vigneti di Bacco per risvegliarsi
all'ultimo quadro e tornare alla pace e alla serenità
della sua capanna"
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